Torna il jazz a Noci, e si chiama Mario Biondi
Una ventata ritmica tra soul e jazz e il ricordo vola alle serate dei primi anni ’90. Completo grigio, camicia scura, occhiali da sole così si è presentato Mario Biondi sul palco di Animenote Music Festival per quello che si può definire un mini concerto (60 minuti in tutto), ma di alto spessore tecnico.
Una decina in tutto i brani presentati dal cantautore, arrangiatore, doppiatore, produttore discografico Mario Biondi, partito da Catania alla fine degli anni ’80 ed ora punto di riferimento italiano internazionale per la musica soul. “Il bianco che canta come un nero”, nella definizione storica affibbiatagli dagli addetti ai lavori, ha ammaliato gli spettatori del Nuovo Foro Boario attraverso quel timbro di voce inconfondibile, caldo e graffiante, ripercorrendo la propria carriera artistica costellata da dischi di platino e collaborazioni importanti.
Affiancato da una band di 6 elementi Biondi ha proposto sia alcuni brani dell’ultimo album Brasil che quelli dei suoi album precedenti, come Love Is A Temple, chiudendo in bellezza con i successi internazionali This Is What You Are, e Chilly Girl. Biondi ha anche scherzato col pubblico e rinnovato l’amore per la terra pugliese confessando tra l’altro che il suo primo fans club è pugliese, fondato da una pugliese. Sul palco Biondi non ha mai smesso di ringraziare Noci e i nocesi per l’affetto, il calore e l’accoglienza dimostrata promettendo una nuova visita futura.